Quali sono veramente gli step necessari per emigrare all'estero? Cosa bisogna fare? Da dove iniziare.

Questo articolo ha come obiettivo quello di rispondere proprio a queste domande e fornire una piccola guida, se così si può definire, per aiutare persone che sono decise ad emigrare, ma senza un reale piano in mente.

C'è però anche da dire che ogni storia ed esperienza è a sé ed è per questo che affronterò i vari step, basandomi sulla mia esperienza, su i miei errori, su ciò che ha funzionato per me e ciò che tornando indietro affronterei o pianificherei diversamente 


Dopo mille pensieri e dubbi, ti sei finalmente deciso che è arrivato il momento di provare ad emigrare, o se si vogliono usare termini meno drastici, a fare un'esperienza più o meno lunga all'estero, dato che non sei più soddisfatto con la realtà che ti circonda.

Tranquillo. Non sei il solo in questa situazione. Io anche ci sono passato, e per quanto deciso potessi essere, cambiare dal "penso che lo farò" al "iniziamo a farlo" è un bel salto nel vuoto. Per questo motivo ho pensato di offrirti questi step per trasferirsi all'estero, come uno spunto o un'ispirazione da poter seguire nei propri processi logici.   

Quindi affrontiamo insieme questi punti:

Step 1: Perchè?

Capire perchè ci si vuole trasferire all'estero è il primo passo da intraprendere e ognuno di noi decide di trasferirsi in generale per almeno un motivo (trovare un buon lavoro, studiare una lingua, studiare in una particolare università, immergersi in una cultura diversa etc.). Qualunque sia il motivo, bisogna tenerlo bene a mente e valutare le varie opzioni geografiche in relazione anche e soprattutto al proprio motivo (ma non solo! e ne parleremo dopo)

Step 2: Dove trasferirsi?

Questa è un'altra grande domanda che bisogna farsi, prima di altre, perchè è spesso e volentieri quella che poi condiziona tutte le altre nel bene e nel male. Dove trasferirsi è una domanda ben diversa da Quali Paesi ti piacciono o ti sono piaciuti. Un conto è andare in vacanza in un luogo per un breve periodo... in quei casi si vede una realtà alterata di quel posto, non sempre coincidente con la realtà da cittadino. Facciamo un esempio: anni fa sono stato in Brasile, vicino Fortaleza per una settimana a fare Kitesurf. Tuttora considero quel posto e quell'esperienza una delle più emozionanti e belle esperienze della mia vita, se non la più bella, ma alla domanda "Vivrei mai in quel posto" la risposta è NO. Invece quando mi sono chiesto dove vorrei trasferirmi, fin da subito mi ero convinto che avrei voluto provare a vivere a Londra, per una serie di motivi (e qui torna in ballo il discorso del perchè ci si trasferisce in primo luogo). Il mio motivo principale era quello di imparare bene l'inglese, o meglio l'inglese britannico, e per questo motivo Londra era la mia prima scelta logica. Questo motivazione però cambiò rapidamente nell'arco dei miei due anni a Londra, portandomi a cercare una nuova meta (se vuoi scoprire più in dettaglio tutte le mie varie vicessitudini, leggi la mia storia fin dall'inizio qui).

Step 3: Quando?

Darsi una data di partenza è fondamentale in quanto ti costringe ad avere un senso di urgenza più o meno intenso nell'organizzare il tutto. Sapere che l'obiettivo è quello di partire per l'Inghilterra da qui a 3 mesi, comporta una lista di azioni ben diverse dall'idea di partire a distanza di 12 mesi ad esempio. Man mano che ci si avvicina all'ipotetica data bisogna iniziare a muoversi per arrivare organizzati, iniziando a vedere sistemazioni iniziali, fare un'accurata ricerca su che cosa vuol dire vivere in un determinato posto, che tipo di azioni ne comporta e cosa c'è da imparare. Inoltre, soprattutto se si sta partendo con un budget limitato, è assolutamente necessario partire preparati per non perdere troppo tempo una volta arrivati solo nel tentativo di capire cosa fare e da dove iniziare.

Step 4: Informarsi chiedendo online o ad amici che ci siano già passati

Emigrare all'estero è decisamente un bel passo per la vita di una persona e la velocità con cui bisogna affrontare i cambiamenti e le novità è spesso travolgente, a tal punto da sembrarci una cosa più grande delle nostre capacità. Per questo motivo riuscire a parlare con persone che ci sono già passate ed ascoltare le proprie storie è di grande aiuto per molti, se non per tutti. Inoltre, chi ci è già passato potrebbe avere delle "dritte" o dei contatti utili per integrarsi più velocemente una volta emigrati. Una cosa che mi ha sempre sorpreso vivendo all'estero, è la faciità con cui gli Italiani si aiutano all'estero, così diametricalmente opposta dalla generale attitudine italiana. 

Step 5: Non considerare la partenza come un Addio, ma solo come un Arrivederci

Sembra una cosa stupida e scontata da dire, ma ha in sè un grande valore. L'attitudine con cui si parte per trasferirsi all'estero deve essere quella di una persona consapevole che in ogni momento, qualsiasi cosa succede, può sempre tornare e ricominciare facilmente nel proprio Paese. Secondo me, l'approccio vincente con cui emigrare deve essere quello di prendere il tutto come un'opportunità per crescere, per espandere le proprie vedute sul mondo e sulla società, essendo pronti a fare dei sacrifici in cambio di un qualcosa, che possa essere una maggiore stabilità economica o un buon lavoro o un'esperienza unica in un posto così diverso dall'Italia.

La realtà è che i momenti difficili ci saranno, insieme a quelli facili e felici, ma avere come asso nella manica la possibilitaà di dire e pensare "Non sono felice qui e forse in realtà è stato tutto un errore, torno a casa..." ti da la forza e la responsabilitaà di dare il giusto peso a quelle parole, perchè se si vuole si è solo a distanza di un volo (o più) da casa. 



Prendere una decisione come quella di trasferirsi all'estero non è da poco e bisogna avere il giusto livello di razionalità e di incoscienza insieme per farlo. Se è giusto e necessario pianificare il piú possibile prima della partenza, allo stesso tempo non bisogna intrappolarsi in ragionamenti troppo profondi su quando mai si tornerà in Italia se mai accadrà, o le varie conseguenze del tutto... Quando si parte, è sempre meglio vivere ponendosi obiettivi a breve-medio termine, piuttosto che chiedersi a distanza di 15 anni dove ci si troverà a vivere, perchè domande di quella portata possono pietrificare chiunque.

Personalmente ho sempre pensato e tuttora penso che io vivrò all'estero fin quando sulla mia bilancia i pro saranno maggiori dei contro e finchè non mi peserà. Se quel giorno mai arriverà, lo affronterò quando arriverà cercando di usare tanto il raziocinio quando il cuore e l'istinto. Ed è per questo che ho pensato di produrre una lista di step necessari per emigrare all'estero in modo da poter facilitare qualcuno in futuro. 


 

Topics: emigrare all'estero

Alessio Sciacquatori

Written by Alessio Sciacquatori

Un italiano che, come tanti, è partito in cerca di nuove esperienze, una buona carriera ed una vita diversa.

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